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Notebook: evitare che il PC si spenga o vada in standby alla chiusura dello schermo

Impedire che il portatile si spenga, vada in sospensione o si arresti quando si chiude lo schermo. Ecco come fare in pochi semplici passaggi.


Il portatile si spegne o va in standby non appena si chiude lo schermo del PC? Ci vuole troppo tempo per riprendere il lavoro quando si riapre lo schermo del notebook e ci si accende nuovamente il computer?


Il comportamento che il notebook deve tenere quando si chiude lo schermo non è definito "di fabbrica" ma è liberamente personalizzabile agendo sulle Opzioni risparmio energia di Windows. Si può quindi fare in modo che chiudendo il notebook il sistema operativo resti in esecuzione, venga effettuato automaticamente l'arresto di Windows oppure, ancora, siano attivate sospensione o ibernazione.


Per decidere il comportamento che Windows deve tenere (ci riferiamo ai sistemi operativi da Windows 7 in avanti) alla chiusura dello schermo del portatile, basta premere la combinazione di tasti Windows+R quindi digitare powercfg.cpl e premere il tasto Invio.


Alla comparsa della finestra Opzioni risparmio energia, si dovrà fare clic sulla voce Specifica cosa avviene quando viene chiuso il coperchio.

Al di là del fatto che non abbiamo a che fare con del pentolame, la schermata successiva permette di stabilire come si vede comportare il portatile chiudendo lo schermo.


Suggeriamo in primis di cliccare su Modifica le impostazioni attualmente non disponibili accertandosi di effettuare l'operazione da un account utente dotato dei diritti di amministratore.

Sulle macchine Windows 10 va innanzi tutto tenuto presente che lasciando attivata la casella Attiva avvio rapido, il sistema operativo - dopo un riavvio o uno spegnimento - proverà a caricare nuovamente tutte le applicazioni precedentemente in esecuzione.

Uno spegnimento o un riavvio effettuati così come con Windows 7 o Windows 8.1 non sortiscono lo stesso effetto in Windows 10: nell'articolo Spegnere Windows 10 non equivale a un riavvio del sistema: ecco perché abbiamo spiegato perché e come effettuare un riavvio o uno spegnimento con un approccio "tradizionale".


Suggeriamo inoltre di ripristinare l'opzione Ibernazione spuntando la corrispondente casella in modo che questa opzione torni ad apparire nei menu di gestione del sistema operativo.


Tutto ciò premesso, agendo sui menu a tendina Quando viene chiuso il coperchio, è possibile stabilire il comportamento che il sistema deve tenere ogni volta che viene chiuso lo schermo del notebook, in caso di alimentazione a batteria o da rete elettrica (presa elettrica a muro).


Di solito noi scegliamo Ibernazione perché da un lato quest'opzione permette di azzerare i consumi energetici del portatile e dall'altro consente di riprendere il lavoro lì dove lo si era lasciato, con tutte le applicazioni e i documenti utilizzati nell'ultima sessione di lavoro. Basti pensare che noi usiamo il profilo di ibernazione anche su PC desktop in modo da tornare immediatamente produttivi.

Premendo il pulsante di accensione a PC "ibernato", il sistema si risveglierà dallo stato di ibernazione in pochi secondi e ci si potrà rimettere immediatamente al lavoro.

Non si capisce perché i tecnici Microsoft abbiano voluto nascondere una funzionalità così utile e pratica.


Diversamente, sempre agendo sui menu a tendina in corrispondenza della voce Quando viene chiuso il coperchio, è possibile scegliere di limitarsi a una semplice sospensione del notebook alla chiusura dello schermo. Certo, il ripristino della sessione di lavoro sarà quasi istantaneo ma nella modalità di sospensione il PC non si spegnerà mai completamente e si porrà in uno stato a basso consumo energetico.


Nel caso della sospensione, il sistema fa ampio uso della memoria RAM per conservare i dati relativi alla sessione di lavoro corrente mentre nel caso dell'ibernazione i dati vengono trasferiti su hard disk o SSD creando un'istantanea dello stato in cui si trova il PC (alla successive riaccensione i dati temporaneamente conservati sul disco fisso nel file hiberfil.sys prima dello spegnimento del sistema tornano in RAM).


Si può anche scegliere di arrestare il sistema ma è l'opzione più sconsigliata perché in alcuni casi si potrebbero addirittura perdere dei dati non ancora salvati su disco ma presenti solo in RAM. Inoltre, l'arresto del sistema richiede più tempo e se si fosse soliti riporre in valigia o in una custodia il notebook, bisognerà attendere (soprattutto nel caso in cui si utilizzassero sistemi dotati di sistemi di storage di tipo magnetomeccanico; leggasi i tradizionali hard disk con parti meccaniche in movimento).


Tra le varie opzioni c'è anche Non intervenire: in questo caso, chiudendo lo schermo del notebook, semplicemente non succederà nulla e riaprendolo potrà subito continuare il lavoro.

Ci sono alcune controindicazioni legate all'utilizzo dell'opzione Non intervenire: scegliendola si potrebbe riporre il computer in una borsa o in una valigia non accorgendosi che sta ancora funzionando normalmente. In questo caso il consumo energetico sarà massimo e il calore generato dal sistema non verrà adeguatamente dissipato dal momento che il PC sarà costretto in uno spazio ridotto senza alcun tipo di aerazione.

Il rischio è quindi quello di provocare surriscaldamenti, anche a livello di batteria (con tutte le conseguenze del caso) e di ritrovarsi il notebook completamente scarico. Non è quindi possibile escludere neppure rischi di danneggiamento di vario genere.


Se si decidesse di utilizzare Non intervenire alla chiusura dello schermo optando ad esempio per l'ibernazione del PC alla pressione del pulsante di alimentazione (menu a tendina Quando viene premuto il pulsante di alimentazione), il suggerimento è però di configurare Windows in modo che effettui almeno la disconnessione dell'account utente in uso. Diversamente, un utente non autorizzato potrebbe aprire lo schermo e accedere alle informazioni personali altrui (si pensi a un'assenza di qualche minuto).


Nell'articolo Bloccare Windows quando il sistema non è utilizzato abbiamo visto come comportarsi per scongiurare l'utilizzo non autorizzato del portatile da parte di soggetti terzi.

Infine, ricordare comunque di usare sempre Bitlocker per evitare che utenti che dovessero rubare o sottrarre temporaneamente il sistema possano accedere ai dati, anche senza conoscere la password degli account utente Windows: BitLocker, cos'è, come funziona e perché è da attivarsi in ottica GDPR e Proteggere con una password la chiavetta USB o le unità rimovibili.


Giochetti come quelli illustrati nell'articolo Password dimenticata Windows 10: esclusivo, come accedere al sistema non funzionano se il sistema risultasse protetto con Bitlocker o soluzioni simili (come VeraCrypt).


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