Quattro modelli, tre dimensioni, due linee di prodotti: la famiglia di smartphone Apple quest'anno non offre novità rivoluzionarie, ma miglioramenti su tutta la linea. Aumenta la memoria e cresce la durata della batteria, però la vera novità è il Cinematic Mode, che permette di avere una videocamera professionale in tasca.
Con l’iPhone 12 erano arrivati cambiamenti radicali: il 5G, Magsafe, un nuovo design. Questo sarebbe stato duqnue un anno da modello “s”, a segnalare miglioramenti incrementali e non vere rivoluzioni, ma da tempo Apple ha abbandonato questa nomenclatura, e così il nuovo modello si chiama l’iPhone 13. Come già lo scorso anno, l’azienda di Cupertino ha presentato una famiglia di quattro smartphone, divisi in due linee, iPhone (senza aggettivi) e iPhone Pro. Le dimensioni degli schermi sono tre: 5,4 pollici per il mini; 6,1 pollici per iPhone 13 e 13 Pro; 6,7 per il 13 Pro Max. Saranno in vendita il 24 settembre, Italian Tech li ha provati in anteprima.
Come sono fatti
Esteriormente sono poche le novità, eccezion fatta per i colori: non c’è il nero ma un blu scurissimo (Midnight), il nuovo Blu Sierra, che è un azzurro con riflessi grigiastri, e tutti gli altri hanno una sfumatura diversa rispetto allo scorso anno. Le dimensioni sono praticamente le stesse, e però su tutti i modelli i sensori della fotocamera sono più grandi, in iPhone 13 e 13 mini non sono più affiancati ma in diagonale. Il peso aumenta per tutti i modelli; nel caso del Pro Max di 12 grammi: sembrano pochi, eppure si notano. La scocca è in alluminio, per iPhone 13 e 13 mini, in acciaio a specchio per iPhone 13 Pro e Pro Max; in entrambi i casi, Apple utilizza metalli riciclati. Anche le sottili linee che separano le antenne sono realizzate a partire da bottiglie di plastica trasformate chimicamente per ottenere un materiale più resistente. All’interno, poi sono riciclati i materiali necessari per i magneti, lo stagno delle saldature, l’oro della placcatura della scheda logica principale e delle connessioni per le fotocamere. Nella confezione non sono inclusi alimentatore e cuffie, come è ormai prassi di quasi tutti i produttori, ma Apple va oltre: non c’è nemmeno il cellophane all’esterno, il che - secondo l’azienda - permette di risparmiare 600 tonnellate di plastica l’anno.
Un piccolo cambiamento è nel notch, la tacca frontale con le fotocamere e i sensori per il riconoscimento facciale. Quest’anno occupa il 20 per cento di superficie in meno, perché l’apertura per lo speaker è spostata verso l’alto, ma in compenso è più profondo, quindi non sempre il layout delle app appare perfetto. Con Instagram, ad esempio, alcune scritte si sovrappongono, ma dovrebbe bastare un aggiornamento dell’applicazione per risolvere il problema.
Processore e display
All’interno c’è un nuovo chip, battezzato A15 Bionic. iPhone Pro e Pro Max hanno 6GB di memoria RAM, contro i 4GB dei modelli standard: per Apple non è una specifica di rilievo, ma in vista di futuri aggiornamenti di iOS o di app particolarmente impegnative potrebbe tornare utile. Nell'uso non si nota comunque differenza, nei giochi, nel multitasking, nel montaggio video: tutto funziona senza il minimo intoppo o rallentamento. Nella nostra prova con Geekbench 5 il processore centrale, la CPU, fa registrare un aumento di prestazioni modesto, circa il 10 per cento, ma il comparto grafico è il 50 per cento più veloce.
Serve perché i miglioramenti più importanti di quest’anno sono tutti da vedere. A cominciare dallo schermo, che sui modelli Pro include una tecnologia che Apple chiama ProMotion e che abbiamo visto su diversi concorrenti Android: il refresh variabile, ossia la capacità di aggiornare lo schermo quando davvero ce n’è bisogno, ad esempio con frame rate veloci durante i giochi, e più bassi durante la lettura, per preservare la durata della batteria. Il display è anche più luminoso rispetto a quello dell’iPhone 12, e all'aperto il vantaggio si nota, con testi più leggibili e immagini più chiare, video e film più spettacolari.
Tutti fotografi
iPhone 13 e 13 mini hanno due obiettivi, un grandangolare e un ultra-grandangolare, entrambi da 12 megapixel. I numeri sono gli stessi da qualche anno, ma abbiamo imparato nel tempo che non sono i megapixel a definire la qualità delle foto o dei video. Nel confronto col modello del 2020, qualche miglioramento c’è, specie se le condizioni di luce non sono ideali, ma la differenza la fa il software: ad esempio con la funzione che permette di scansionare e importare i testi per modificarli in seguito o tradurli. Funziona molto bene, anche se certo non si può definire una novità. È poi possibile scegliere un’impostazione predefinita per tutte le immagini, ferma restando la possibilità di manipolarle in seguito come si vuole.
Le due versioni di iPhone 13 Pro hanno un comparto fotografico identico, mentre lo scorso anno il Pro Max era leggermente superiore al Pro normale. Gli obiettivi stavolta sono tre: ultra-grandangolare, grandangolo e teleobiettivo, e c’è sempre il sensore LiDAR che consente di misurare la profondità. Le caratteristiche stavolta sono diverse: ultra-grandangolare ƒ/1.8 (era ƒ/2.4), grandangolo ƒ/1.5 (era ƒ/1.6), teleobiettivo ƒ/2.8 (era ƒ/2.2). Il risultato è anche qui, migliore rispetto all’iPhone 12, a partire dalla capacità di zoom, che si fermava a 10X lo scorso anno e oggi arriva a 15X. E se il teleobiettivo ora ha una lunghezza focale di 77 mm per inquadrature più strette e una maggiore portata in foto e video, il nuovo ultra-grandangolare porta la fotografia macro su iPhone, con una distanza minima di messa a fuoco di 2 cm per catturare anche i minimi dettagli. È molto semplice: basta avvicinare l’obiettivo al soggetto, non c’è niente da regolare o impostare; funziona anche per i video. Tutte le fotocamere sono poi dotate di Modalità Notte per immagini ben definite in condizioni di scarsa luminosità.
Tutti registi
Ogni anno l’iPhone introduce nuove funzioni e migliora quelle esistenti; stavolta la vera novità è quello che Apple chiama Cinematic Mode, o Modalità Cinema. Funziona un po’ come la Modalità Ritratto nelle foto, quella che consente di realizzare l’effetto bokeh, con cui un soggetto viene isolato dallo sfondo e sempre tenuto a fuoco, mentre il resto dell’inquadratura rimane sfocato. Solo che ora si applica a ogni singolo fotogramma di un video, e così si riescono a ottenere effetti da cinema. Immaginiamo ad esempio un dialogo tra due persone, una in primo piano e una dietro: con l’iPhone 13 è possibile spostare il fuoco dall’una all’altra a seconda di chi parla, esattamente come si farebbe con una videocamera professionale. La funzione si applica anche alle cose e si attiva toccando sullo schermo il soggetto desiderato. È possibile ritoccare il filmato anche in un secondo momento, scegliendo di mettere a fuoco un soggetto diverso. La transizione tra più soggetti è automatica e il tempo - spiega Apple - è calcolato sulla base della distanza tra loro.
Nella nostra prova il risultato è sorprendente: non solo per la naturalezza, ma anche per il motivo opposto, ossia che con l’iPhone si possono ottenere effetti impossibili da raggiungere con una normale videocamera anche di buona qualità. E questo proprio grazie alla capacità di calcolo del processore, perché la modalità cinematografica è disponibile su tutti i modelli e su tutte le fotocamere, anche quella frontale, e non arriverà come aggiornamento di iOS 15.
Un modello per ognuno
> L'iPhone 13 mini è perfetto per chi vuole uno smartphone potente e poco ingombrante. L’anno scorso il problema era la durata della batteria non esaltante, quest’anno cresce di un’ora e mezza, così si arriva senza difficoltà a fine giornata.
> L’iPhone 13 e basta è indicato per tutti: potente, robusto, con 5G, durerà anni grazie agli aggiornamenti garantiti da Apple. E il vantaggio è che allo stesso prezzo dello scorso anno si ha anche il doppio della memoria: 128 GB contro 64.
> L'iPhone 13 Pro è soprattutto per gli appassionati di foto e video: non c’è quasi niente che non si possa fare con un dispositivo del genere, e quando arriverà il formato Pro Res video sarà ancora più chiaro. Ma serve almeno la versione 256 GB.
> L'iPhone 13 Pro Max è il massimo che per chi vuole uno smartphone Apple: lo schermo è eccellente, la memoria arriva a 1TB, la durata della batteria (fino a 28 ore) è la migliore mai vista su un iPhone. Ma è anche il più costoso e il più pesante.
Da sapere
Come iPhone 12, iPhone 13 è certificato IP68 per la resistenza all'acqua (fino a 6 metri e per 30 minuti) e alla polvere, e adotta la finitura Ceramic Shield che dovrebbe garantire al display una protezione dagli urti maggiore del modello precedente. Non abbiamo avuto il coraggio di farlo cadere, quindi non possiamo confermare né smentire.
C’è sempre il connettore magnetico Magsafe, e la novità è stavolta in un accessorio, il Wallet, il mini-portafoglio per carte di credito e banconote: se viene staccato dall’iPhone per più di un minuto, si attiva un avviso.
C’è, naturalmente, il 5G, e qualche volta a Torino la spia si è accesa. Con Iliad i risultati, in termini di velocità di trasferimento dati non sono migliori di quelli su rete 4G, ma un confronto in questo caso non è possibile. In compenso, va segnalato che i nuovi iPhone supportano, oltra alla solita scheda nano-SIM, due e-SIM contemporaneamente, quindi in totale si possono avere tre numeri di telefono su un solo apparecchio.
Infine una curiosità: il processo di importazione dei dati da un vecchio iPhone è sempre piuttosto veloce e molto semplice da usare, ma ora è possibile avere un backup su iCloud anche senza il programma a pagamento: lo spazio a disposizione aumenterà automaticamente per poter copiare tutti i dati necessari. L’opzione è attiva per tre settimane dalla prima attivazione del nuovo telefono.
In fine
In media gli smartphone si cambiano ogni 24,7 mesi (in Italia anche più tardi: 26,2 mesi). Chi ha un iPhone 12 non ha ragione di correre a cambiarlo, a meno che non abbia intenzione di sfruttare al massimo il Cinematic Mode o la macrofotografia. Ma chi non ha un dispositivo compatibile con 5G, chi possiede un modello con il design vecchio, chi cerca uno schermo più grande o più piccolo, chi ha una batteria che non dura abbastanza, troverà nei quattro iPhone 13 ottimi motivi per fare il salto. Al pari di chi oggi usa smartphone Android: i miglioramenti dell’hardware, le funzioni legate a foto e video sui modelli Pro e gli aggiornamenti introdotti con iOS 15 fanno dei nuovi iPhone la famiglia di smartphone più vasta e più interessante sul mercato. Apple propone anche stavolta dispositivi affidabili e semplici da usare, capaci di fornire prestazioni eccellenti in ogni situazione, e nei modelli Pro il Cinematic Mode è una trovata perfetta per attrarre il pubblico dei creativi del video. Per la prossima rivoluzione basterà aspettare un po’.
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